- Autore del best seller Positively Fifth Street
- Giunto quinto all'evento principale WSOP 2000
- Vincitore del Peter Lisagor Award per il giornalismo sportivo
- Attualmente sta terminando il libro Poker: The Story of America
Jim McManus era sicuramente al posto giusto nel momento giusto quando seguì come giornalista le World Series of Poker 2000. Ma il suo successo all'evento principale non è stato un colpo di fortuna; è stato costruito sulle sue capacità di giocatore di carte. Ha sempre giocato a carte, fin da quando i suoi nonni glielo insegnarono nel 1960 quando viveva nel Bronx. Nonostante sia cresciuto all'ombra dello Yankee Stadium, Jim si dichiara orgogliosamente di Chicago. Nonostante non abbia dimenticato la sua devozione per gli Yankees, durante il suo matrimonio celebrato nel Mare di Bering nel 1992, ha indossato un cappellino dei White Sox. Voleva essere sicuro che sua moglie, Jennifer, fosse a conoscenza di ciò a cui stava andando incontro.
Jim ha pubblicato quattro racconti, compreso Going to the Sun che ha vinto il Carl Sandburg Prize, oltre ad un libro di storie, due raccolte di poesia e due libri di saggistica. I suoi lavori sono stati pubblicati da importanti giornali come The New York Times, Los Angeles Times, Esquire, Harvard Magazine, nonché da diverse antologie.
Nella primavera del 2000, Jim è andato a Las Vegas come inviato di Harper's al WSOP. Inizialmente, il suo compito era quello di scrivere dell'eccezionale successo che le donne stavano ottenendo al WSOP e dell'omicidio di Ted Binion, lo storico presentatore del torneo, nonchè figlio del suo creatore, Benny Binion. Ma McManus decise di non essere solo un osservatore passivo di questo spettacolo. Utilizzando tutto l'anticipo ricevuto da Harper's, si iscrisse ad un satellite dell'evento principale e riuscì a battere altri nove giocatori, compreso un testa a testa con Hasan Habib, meritandosi un posto al Big One. Saranno state le ore che McManus aveva passato con le partite domestiche, il tempo speso giocando contro un programma per PC o il suo desiderio di raccontare la storia più bella possibile, sta di fatto che Mc Manus riuscì ad arrivare con le unghie al tavolo finale, dove si piazzò quinto portandosi a casa $250.000. Hasan, il giocatore che batté nel satellite, si piazzò quarto e T.J. Cloutier, la cui partenza fulminante nel No-Limit Hold 'em Jim aveva memorizzato per tutto il viaggio fino a Las Vegas, si piazzò al secondo posto, perdendo con la stessa combinazione A-Q con cui Jim aveva perso quando Hasan aveva infilato un 4 sul river.
L'articolo di Jim sull'evento ottenne la copertina di Harper's e venne incluso nella raccolta dei migliori articoli sportivi americani del 2001. Il libro che pubblicò successivamente, Positively Fifth Street, fu uno dei best seller del New York Times e raggiunse il numero 2 tra i libri più venduti di Amazon.com, superato solo da Harry Potter e l'ordine della fenice. Il Time ha indicato Fifth Street "l'equivalente per uno scrittore della scala reale per un giocatore di poker", Men's Journal ha usato le parole "sbalorditivo" e "piacevolissimo" ed il New York Times ha aggiunto "intessuto con maestria", "coinvolgente" e "con la stessa suspense di un thriller". Daniel Negreanu nella sua critica per CardPlayer, lo ha definito "un capolavoro che dovrebbe figurare nella libreria di qualunque appassionato di poker".
Nonostante Jim sia rimasto uno scrittore a tempo pieno e un professore part-time, il suo successo come giocatore non si è limitato a quel famoso torneo. Dopo di allora ha ottenuto altri due tavoli finali WSOP e più di due dozzine di premi finali in denaro, compreso un quinto posto al National Heads-Up Poker Championship 2006, dove alla fine è stato messo al tappeto da Chris Ferguson, vincitore di quel fatale evento principale WSOP del 2000.
Quando non sta lavorando alla sua storia del poker, insegnando la sua materia al The School of the Art Institute of Chicago o partecipando a qualche torneo, potete trovare Jim McManus mentre gioca alle partite con puntate basse o medie su FullTiltPoker.